Gasdotto TAP: i mass media stanno raccontando la verità?

Gasdotto TAP: i mass media stanno raccontando la verità?

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La storia del gasdotto Tap (il Trans Adriatic Pipeline, è la parte finale di un gasdotto di quasi quattromila chilometri che parte dall’Azerbaijan, il cui costo preventivato è di 45 miliardi) è costellata di polemiche, anche politiche, e dalla ferma opposizione di un tenace comitato di cittadini che da sempre si è opposto alla realizzazione dell’infrastruttura, talvolta arrivando anche allo scontro con le forze dell’ordine.

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A San Foca di Melendugno (Lecce), sulla costa orientale del Salento, numerose sono state le iniziative di protesta del comitato NoTap. Lo stesso sindaco di Melendugno, Marco Potì, si è opposto fin dall’inizio del suo mandato alla costruzione del terminale a San Foca, ricorrendo anche ad iniziative giudiziarie.

Lo scontro è approdato nelle aule giudiziarie del Tar, dove Comune di Melendugno e Tap si sono dati più volte battaglia a colpi di ricorsi. La proposta di spostare il punto di approdo più a nord, nel Brindisino, sostenuta anche dal governatore della Puglia, Michele Emiliano, non ha avuto alcun seguito. Il controverso progetto si era guadagnato un’inchiesta de L’Espresso in cui si ricostruivano i presunti rapporti tra manager in affari con le cosche, oligarchi russi e casseforti offshore, e di Report.

Potì in data 3 gennaio 2021 ha pubblicato un comunicato del Comune (immagine qui sotto), rilanciato anche dal Movimento NoTAP, in cui si smentivano alcune notizie giornalistiche sul gasdotto Tap/Snam pubblicate e mandate in onda il 1 e il 2 gennaio su diverse testate giornalistiche, tra cui le seguenti:

comunicato Melendugno TAPIl sindaco ha scritto alle redazioni e ha condiviso il comunicato su Facebook per smentire l’afflusso di gas e altri punti che erano stati divulgati dai media tra il 1 e il 2 gennaio. Nel comunicato si chiede la rettifica da parte delle succitate redazioni stampa che avrebbero divulgato falsità senza verificare le fonti e la veridicità delle stesse. Il comunicato stampa in oggetto smentisce categoricamente che il Comune di Melendugno, così come quelli limitrofi interessati all’approdo del gasdotto, abbiano accettato somme di denaro a titolo di ristoro, compensazione o indennizzo da parte di società private come Tap, come invece è stato dichiarato dal Tg4 andato in onda il 2 gennaio alle ore 12:00 e il 7 gennaio alle ore 12:00.

Risulterebbe inoltre falso che al 31 dicembre 2020 sia transitato il gas nelle condutture Tap fino alla rete nazionale dei gasdotti, in quanto non è stato completato, né verificato e collaudato il tratto di competenza Snam da Melendugno fino a Mesagne (Brindisi).

Potì e il portavoce del movimento NoTap, Gianluca Maggiore, hanno confermato al team di NoBufale.it che mancherebbe al Ministero tutta la documentazione necessaria alla messa in funzione del gasdotto, come ad esempio la certificazione sulla fine dei lavori.

Per questo motivo, continuano a sostenere che il gas non è ancora mai arrivato a Melendugno, sebbene Snam abbia diffuso un video che dimostrerebbe l’avvio dell’interconnessione con Tap e diffuso i dati di bilanciamento del sistema gas italiano che comprendono anche i flussi presso Melendugno.

La notizia è stata diffusa dal Tap stesso: «Da oggi trasportiamo ufficialmente energia: il gas proveniente dall’Azerbaijan ha iniziato a scorrere fisicamente lungo il gasdotto TAP verso l’Europa. Le prime molecole di gas hanno già raggiunto la Grecia e la Bulgaria, e successivamente l’Italia, attraverso il punto di interconnessione tra TAP e la rete nazionale di Snam a Melendugno. Che questo nuovo inizio porti una rinnovata fiducia per un 2021 ricco di tanta energia positiva».

Allo stesso modo, l’AGI riporta: «Il gas ha iniziato a fluire fisicamente oggi all’interno della conduttura, raggiungendo Grecia e Bulgaria attraverso il punto di interconnessione con la rete Desfa, a Nea Mesimvria, mentre in Italia l’arrivo del metano è avvenuto grazie al punto di interconnessione tra Tap e Snam Rete Gas a Melendugno (Lecce)».

Infine, nel comunicato si specifica che, diversamente da quanto divulgato dalle testate citate, non deriverà alcun risparmio nelle bollette del gas per gli utenti italiani, come invece sostenuto dalla stampa.

Il sindaco Potì sul suo profilo Facebook ha aggiunto: «A me dicono che non è stato ad oggi (1/1/2021) completato il collegamento del gasdotto fino a Brindisi e che, forse, sono scaduti i termini perentori imposti a Tap per far circolare il gas (31/12/2020). Pena la decadenza di benefici e deroghe che la commissione europea aveva concesso alla stessa società già nel 2013. Non risulta il collaudo della parte Snam della centrale né altri adempimenti previsti».

Lo staff di NoBufale.it si è reso disponibile nei confronti del Comune di Melendugno, per un’eventuale azione legale congiunta (esposto o denuncia) verso quei media che avrebbero diffuso falsità sulla questione Tap.

Staff No Bufale