In un’intervista rilasciata il 16 febbraio scorso all’ANSA e ad altre testate giornalistiche, il dott. Massimo Galli, Direttore delle Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, ha dichiarato quanto segue:
«Siamo tutti d’accordo che vorremmo tutti riaprire, ma io mi ritrovo di nuovo un reparto invaso da nuove varianti, e questo riguarda tutta l’Italia e questo fa facilmente prevedere che a breve avremo problemi più seri».
«Le avvisaglie vengono guardando cosa sta succedendo in altri Paesi europei. Le varianti ci sono e sono maggiormente contagiose e quindi hanno maggiore capacità a diffondersi in situazioni che non si ristendono sicure. È spiacevole ma è un dato di fatto. Questa è la realtà intorno a cui è inutile fare chiacchiere».
E ancora:
«Dei 20 letti che seguo direttamente almeno uno su tre ormai è occupato da contagiati da una variante».
Le dichiarazioni allarmistiche del noto infettivologo sono state prontamente smentite dalla ASST Fatebenefratelli Sacco che in una nota ha trasmesso quanto segue:
«Attualmente – precisa la nota dell’ospedale – le percentuali di varianti identificate (verificate secondo le indicazioni del Ministero della Salute e dall’ISS o su controlli a campione) sono in linea con la media nazionale ed inferiori alla media regionale”».
La nota dell’Ospedale ha precisato che finora:
«presso il Laboratorio di questa ASST è stata identificata esclusivamente la variante UK (cosiddetta “variante inglese”) e che, al momento, nessun sequenziamento ha evidenziato la variante brasiliana o sudafricana».
Il dott. Galli in pratica è stato categoricamente smentito dal suo stesso ospedale, che infine ha precisato:
«Nel periodo dal 23 dicembre 2020 al 4 febbraio 2021 sono stati ricoverati in tutto 314 pazienti positivi al Covid. Sono risultati positivi 6 pazienti positivi alla variante Uk su un totale di 50 casi»
In virtù dell’autorevolezza del noto infettivologo, riconosciuto mediaticamente come un esperto, le sue dichiarazioni, smentite dalla sua stessa struttura ospedaliera, non risultano solo errate, ma anche gravi e pretestuose, volte a esacerbare l’attuale clima di terrorismo mediatico.
Per questi motivi, Matteo Gracis (responsabile Fondo NoBufale) in data 25 febbraio 2021 ha depositato una querela contro il dott. Massimo Galli per procurato allarme “nonché per la diffusione di notizie false volte a turbare l’ordine pubblico, in quanto è all’evidenza che le dichiarazioni dallo stesso rilasciate, e riportate dalla Agenzia ANSA, siano, inequivocabilmente, idonee a suscitare allarme, e per di più si fondino su notizie assolutamente false, come riferito dallo stesso Presidio Ospedaliero Sacco di Milano, nonché per tutti i reati che fossero ulteriormente ravvisabili nella complessiva vicenda e la cui qualificazione giuridica si lascia alla valutazione della Autorità procedente.”
• TESTO COMPLETO DELLA QUERELA (pdf)