Come avevamo ricostruito in questo articolo, il 23 marzo 2021 i principali organi di informazione (da Ansa a La Stampa ecc) avevano riportato una notizia imprecisa e falsa in merito all’ordinanza del Tribunale di Belluno sulla sospensione di 10 operatori sanitari di una RSA che avevano rifiutato la vaccinazione anti Covid-19.
L’idea che i media avevano diffuso e che è rimbalzata sui social network che hanno condiviso la notizia rendendola virale è che ci sia stata una “sentenza storica contro i no vax” e che questa abbia confermato che sia giusto e possibile sospendere dal lavoro e sospendere conseguentemente lo stipendio a chi rifiuta il vaccino. Diverse testate hanno infatti voluto rimarcare la questione della sospensione dello stipendio ai dieci operatori sanitari.
Questi quotidiani hanno semplicemente ripreso l’articolo pubblicato per primo da Alessio Antonini sul “Corriere del Veneto”, con il titolo emblematico: “Covid, no vax sospesi a Belluno. Il giudice: chi non fa il vaccino viene sospeso dal lavoro“. Sottotitolo: “Dieci operatori sociosanitari lasciati senza stipendio dopo aver rifiutato la dose immunizzante: storica sentenza nel Bellunese”.
Come dimostrato dal team di NoBufale il Corriere del Veneto ha pubblicato una ricostruzione falsa, in quanto i 10 operatori sanitari risultano in ferie forzate, ma retribuite e il giudice, Anna Travia, non ha rilevato un pericolo concreto di licenziamento o sospensione dal lavoro senza stipendio, pertanto non si è pronunciata in merito.
L’ordinanza del Tribunale di Belluno aveva infatti dato ragione al datore di lavoro per la scelta di vaccinare i propri lavoratori e aveva avallato il periodo di ferie forzato, ma non aveva confermato una sospensione dal lavoro senza stipendio. I dieci operatori sanitari risultavano pertanto in ferie forzate, ma retribuite.
La ricostruzione della vicenda, evidentemente errata, è stata però riportata pedissequamente e acriticamente dagli altri media, senza che venisse operata da parte loro alcuna approfondita e opportuna disamina delle fonti.
Dall’analisi del contenuto dei succitati articoli appare evidente la faziosa presa di posizione, assunta dalle citate testate giornalistiche, che parlando genericamente di sentenza pilota contro i NO Vax, hanno completamente disatteso il contenuto, estremamente chiaro, dell’ordinanza, emessa dal Tribunale di Belluno.
Questa lettura distorta e falsata, attribuita a tale vicenda, non può che aver influenzato l’opinione pubblica, in merito alla percezione di una decisione, quale quella di non effettuare un vaccino, assolutamente personale e legata alla libertà dell’individuo. Per questo motivo Matteo Gracis (responsabile Fondo NoBufale) in data 22 aprile 2021 ha depositato un esposto presso l’Ordine dei Giornalisti del Veneto chiedendo che:
1. assuma i provvedimenti disciplinari del caso, avverso il “Corriere del Veneto” e del giornalista Alessio Antonini, ravvisando, altresì, anche a carico delle testate menzionate, dei legali responsabili delle stesse e di coloro che avessero partecipato alla propalazione della notizia, la violazione delle norme in materia di correttezza e di verità della pubblicazione delle notizie, da parte di testate giornalistiche, e, per l’effetto, sanzionare coloro a carico dei quali fossero ravvisate responsabilità;
2. consequenzialmente, ingiungano la pronta, corretta e pubblica rettifica, a carico di quegli stessi organi di informazione citati, della falsa notizia trasmessa. distorta e fallace.