In questi giorni in cui la situazione indiana ha monopolizzato l’informazione mainstream, i media sembrano aver deciso di strumentalizzare la tragedia per esacerbare il clima di paura, diffondendo inesattezze e perfino fake news.
Il New York Post in un articolo pubblicato sul suo sito web a cura di Jackie Salo il 26 aprile ha utilizzato un’immagine vecchia e fuorviante Il titolo era titolo emblematico: “Il Covid divora la gente in India, le foto mostrano gente morta per le strade”.
Facendo riferimento a una fotografia in cui si vede una donna sdraiata priva di sensi sulla strada, con un’altra donna, presumibilmente sua figlia che cerca di svegliarla tirandola a sé, la testata ha scritto che le persone in India cadono “morte” per le strade a causa del Covid.
Tuttavia, l’immagine non proviene dall’epidemia di Covid-19 in corso nel Paese, come fatto invece credere dal giornale. La fotografia è stata tratta da un video girato durante l’incidente di fuga di gas a Visakhapatnam avvenuto il 7 maggio 2020 presso l’impianto chimico LG Polymers nel villaggio di RR Venkatapuram. La nuvola di vapore risultante si è diffusa su un raggio di 3 chilometri, causando problemi respiratori alle persone nei villaggi vicini che sono infatti cadute prive di sensi a terra.
Quando gli utenti hanno scritto lamentandosi alla redazione del NYPost e mostrando come l’immagine utilizzata fosse fuorviante e vecchia, il giornale ha cambiato rapidamente l’immagine e ha modificato il titolo in: “L’ondata COVID “ingoia” le persone in India “come un mostro“.
Alla fine dell’articolo è stata anche inserita una nota del redattore:
“Una versione precedente di questa storia includeva un video Eyepress fornito da Reuters, che identificava erroneamente le vittime della fuga di gas come vittime del COVID-19”.
A denunciare l’accaduto sono stati diversi siti quali OpIndia che vi ha dedicato un articolo accurato, Patriots e in Italia Maurizio Blondet.
I video delle persone che svengono per strada
Qualcosa di simile è avvenuto un anno fa e ha riguardato invece la Cina.
Tra gennaio e febbraio 2020 sono stati diffusi dai media di massa video e immagini terrificanti presumibilmente provenienti dalla Cina in cui si vedevanopersone svenire all’improvviso e cadere per strada. Questi video sono stati condivisi anche dai media mainstream, diffondendo il panico su un virus di cui non si conosceva ai tempi ancora nulla.
Il «Daily Mail» il 24 gennaio 2020 pubblicò un montaggio di brevi video dal titolo “Dramatic footage shows people collapsing suddenly in Wuhan City” senza verificarne il contenuto. Condivisi su Instagram da account di cittadini di Hong Kong e girati in quella che sembrava essere Wuhan, mostravano persone che svengono o collassano in mezzo alla strada. In alcuni spezzoni si vedono gli infermieri, vestiti con la tuta che viene utilizzata negli ospedali, intervenire per soccorrere i pazienti. Queste immagini sono state riprese dai media internazionali e condivise successivamente sui social, generando il panico. Si trattava in realtà di episodi decontestualizzati che non si riferivano al contagio da Covid-19 ma a motivi diversi, dall’aggressione di un medico in ospedale a un’immagine del 2014 scattata a Francoforte, in Germania, in memoria delle vittime del campo di concentramento di Katzbach (Polonia) dove si vedono decine di persone sdraiate per terra (non svenute per il contagio).