Questo nuovo video è una sorta di riassunto della questione “cure domiciliari”, per tutti coloro che non sono al corrente della vicenda. Chi poi vorrà approfondire potrà farlo in maniera autonoma cercando sul web notizie e contenuti a riguardo.
Covid-19: il “New York Post” utilizza una vecchia immagine per sostenere che in India le persone muoiono in strada
In questi giorni in cui la situazione indiana ha monopolizzato l’informazione mainstream, i media sembrano aver deciso di strumentalizzare la tragedia per esacerbare il clima di paura, diffondendo inesattezze e perfino fake news.
Il New York Post in un articolo pubblicato sul suo sito web a cura di Jackie Salo il 26 aprile ha utilizzato un’immagine vecchia e fuorviante Il titolo era titolo emblematico: “Il Covid divora la gente in India, le foto mostrano gente morta per le strade”.
Facendo riferimento a una fotografia in cui si vede una donna sdraiata priva di sensi sulla strada, con un’altra donna, presumibilmente sua figlia che cerca di svegliarla tirandola a sé, la testata ha scritto che le persone in India cadono “morte” per le strade a causa del Covid.
Fake news su sospensione per operatori che rifiutano il vaccino: depositato esposto disciplinare
Come avevamo ricostruito in questo articolo, il 23 marzo 2021 i principali organi di informazione (da Ansa a La Stampa ecc) avevano riportato una notizia imprecisa e falsa in merito all’ordinanza del Tribunale di Belluno sulla sospensione di 10 operatori sanitari di una RSA che avevano rifiutato la vaccinazione anti Covid-19.
L’idea che i media avevano diffuso e che è rimbalzata sui social network che hanno condiviso la notizia rendendola virale è che ci sia stata una “sentenza storica contro i no vax” e che questa abbia confermato che sia giusto e possibile sospendere dal lavoro e sospendere conseguentemente lo stipendio a chi rifiuta il vaccino. Diverse testate hanno infatti voluto rimarcare la questione della sospensione dello stipendio ai dieci operatori sanitari.
Le previsioni sul Covid dell’istituto fondato da Bill Gates (che i media fanno finta di non vedere)
Sembrava un incubo destinato a finire con l’avvento “salvifico” dei vaccini, sebbene con danni economici, sociali e psichici irreversibili. E invece no, ci siamo ripiombati in pieno. Italia tinta di arancione e rosso, stretta ulteriore per le festività, dove si riproporrà quanto vissuto nella Pasqua precedente e durante il Natale. Ormai, come in ogni culto che si rispetti, anche la religione del terrorismo sanitario impone i suoi sacrifici: i giorni di festa, più degli altri, vanno immolati al virus di turno, offrendo la propria rinuncia alla socialità, alla convivialità e alle riunioni familiari.
Ma quanto durerà questo supplizio, posto che la maggioranza della popolazione, ipnotizzata e accondiscendente, ne legittima il proseguimento con la propria complice obbedienza?
Reparto invaso da varianti Covid? Falso. Denunciato il dott. Galli per procurato allarme
In un’intervista rilasciata il 16 febbraio scorso all’ANSA e ad altre testate giornalistiche, il dott. Massimo Galli, Direttore delle Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, ha dichiarato quanto segue:
«Siamo tutti d’accordo che vorremmo tutti riaprire, ma io mi ritrovo di nuovo un reparto invaso da nuove varianti, e questo riguarda tutta l’Italia e questo fa facilmente prevedere che a breve avremo problemi più seri».
«Le avvisaglie vengono guardando cosa sta succedendo in altri Paesi europei. Le varianti ci sono e sono maggiormente contagiose e quindi hanno maggiore capacità a diffondersi in situazioni che non si ristendono sicure. È spiacevole ma è un dato di fatto. Questa è la realtà intorno a cui è inutile fare chiacchiere».