Sta per arrivare una pioggia di denaro, che l’UE elargirà maternamente ai suoi cittadini travolti dalla drammatica crisi legata (alla gestione) del coronavirus, in primis ai poveri italiani, noti scialacquatori e perenni ultimi della classe, tra i più colpiti. 209 miliardi da spendere: una cifra esorbitante, che rappresenterà un’occasione unica per la ripresa economica e, se ben spesa, sarà in grado di riscattare il nostro Paese e avviarlo lungo un percorso virtuoso di rinascita. Una vera manna dal cielo, così importante per il nostro futuro da rendere necessaria la discesa in campo dei tanto osannati competenti.
Ma è davvero così? A smontare la narrazione del mainstream sono due economisti italiani, Emiliano Brancaccio e Riccardo Realfonzo, docenti all’Università del Sannio, dalle colonne del Financial Times.