Visin Seid suicida per razzismo? I genitori smentiscono, vecchio il messaggio spacciato come lettera d’addio

seid visin ok

Quando un giovane ragazzo si toglie la vita è sempre una tragedia, indipendentemente dai motivi che possono averlo costretto a un gesto così estremo.

La perdita di Visin Seid, ex calciatore delle giovanili del Milan che si è impiccato nella sua casa di Nocera Inferiore, dove viveva con i genitori, non ha sconvolto solo il mondo del calcio, ma l’intero Paese, che si è stretto virtualmente intorno alla sua famiglia e ha voluto ricordare in modi diversi quel giovane così bello e talentuoso, nel fiore degli anni. Quando non si conoscono le fragilità di un’anima tormentata, si tende a proiettare su di essa dei motivi magari irreali, pur di spiegarsi il motivo che può spingere una persona a rifiutare la vita. E’ come se si cercasse a ogni costo una spiegazione che acquieti il disagio sociale che si prova davanti a un dolore così immenso che conduce al suicidio.

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Minaccia con pugnale insanguinato? Per Twitter non è violenza

Twitter

I social media si dichiarano sempre più attenti alla tutela degli utenti dalle intimidazioni, dalle discriminazioni e dalle fake news perché, sostengono, vogliono che la rete sia un posto migliore. Vegliano così tanto sulle nostre vite virtuali che sempre più frequentemente, in particolare nell’era Covid, molti account vengono sospesi perché osano esprimere pareri su temi di salute pur non essendo dei medici, o meglio ancora degli “scienziati”. Sono così scrupolosi nel controllo dell’attendibilità delle notizie da gettare dubbi persino sulle dichiarazioni del primo cittadino degli Stati Uniti, come ha fatto Twitter con le dichiarazioni di Trump sulle frodi nelle recenti elezioni americane. D’altronde lo scontro tra Donald Trump e il social network non è certo nuovo, già a maggio 2020 aveva segnalato due post del presidente Usa in merito al rischio di brogli nel voto via posta in California. All’immancabile reazione del tycoon, il ceo Jack Dorsey, personaggio eccentrico della Silicon Valley, noto per il suo look e le sue passioni stravaganti, si era assunto la responsabilità delle proprie azioni, affermando in modo risoluto “Continueremo a segnalare informazioni errate o contestate sulle elezioni a livello globale”.

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